Geografia del Sudan del Sud

Voce principale: Sudan del Sud.

Il Sudan del Sud, noto anche come Sudan Meridionale, è un Paese situato nell'Africa nord-orientale. La sua ricca biodiversità comprende savane lussureggianti, aree paludose e foreste pluviali che sono dimora di molte specie animali. Prima del 2011, il Sudan del Sud faceva parte del Sudan, il suo vicino del nord. La popolazione del Sudan del Sud, costituita da culture prevalentemente africane che tendono ad aderire alla fede cristiana o animista, è stata a lungo in disaccordo con il governo del nord a maggioranza musulmana e araba del Sudan. La capitale del Sudan del Sud è Juba.

Tra il XV e il XIX secolo nel Sudan del Sud si insediarono molti dei suoi attuali gruppi etnici. Dopo l'invasione della regione del Sudan nel 1820 da parte di Muḥammad ʿAlī, viceré d'Egitto sotto l'impero ottomano, il Sudan meridionale venne saccheggiato dai mercanti di schiavi. A partire dalla fine del XIX secolo il Sudan finì sotto il controllo anglo-egiziano. Malgrado il nord avesse accettato il dominio britannico con relativa velocità, il sud oppose maggior resistenza. Per questo motivo, le energie britanniche nel nord furono libere di essere indirizzate verso progetti di modernizzazione, mentre nel sud furono maggiormente concentrate sul semplice mantenimento dell'ordine, portando ad una dicotomia di sviluppo tra nord e sud che continuò per diversi decenni. Dopo che il Sudan raggiunse l'indipendenza, nel 1956, numerosi governi nel corso degli anni incontrarono difficoltà nel guadagnare l'accettazione generale da parte delle varie circoscrizioni politiche del Paese, soprattutto nel sud. Un primo conflitto scoppiò tra quei leader del nord che speravano di imporre la vigorosa estensione del diritto e della cultura islamica a tutte le parti del paese e coloro che si opponevano a questa politica. Questo secondo gruppo comprendeva la maggioranza degli abitanti del Sudan meridionale, molti dei quali erano già in armi temendo che il sud venisse ulteriormente emarginato dal governo a base settentrionale; questi timori portarono ad una lunga guerra civile (1955-1972). Gli accordi di Addis Abeba del 1972 posero fine al conflitto solo temporaneamente, e nel decennio successivo i combattimenti ripresero con la seconda guerra civile (1983-2005).

Ci furono numerosi colloqui, cessate il fuoco e accordi tra i leader meridionali e le loro controparti settentrionali, ma nessuno di essi portò a successi a lungo termine fino all'accordo di Naivasha (CPA) del 2005, che portò alla fine della guerra e alla definizione di nuove misure per la condivisione del potere, la distribuzione della ricchezza e il mantenimento della sicurezza in Sudan. Soprattutto, concesse inoltre al Sudan meridionale uno status di semiautonomia e stabilì che entro sei anni si sarebbe svolto un referendum sull'indipendenza della regione. Nonostante alcuni ostacoli, l'attesissimo referendum ebbe luogo: dal 9 al 15 gennaio 2011 gli abitanti votarono per decidere lo status del Sudan del Sud, e i risultati indicarono la schiacciante preferenza per la secessione del sud[1]. Il Paese del Sudan del Sud dichiarò l'indipendenza il 9 luglio 2011.

  1. ^ First day of south Sudan referendum ends peacefully, su tehrantimes.com, Tehran Times, 10 gennaio 2011. URL consultato il 10 gennaio 2011.

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